C’erano dodici fratelli che litigarono col padre tutti e dodici, e se ne andarono da casa. Si costruirono una casa nel bosco e vivevano facendo i falegnami. Ai genitori nacque una bambina e si consolarono con quella. La bambina crebbe senza aver mai conosciuto i dodici fratelli; ne aveva solo sentito parlare, e aveva una gran voglia di vederli.
Una volta andò a lavarsi a una fonte e prima si tolse la collana di corallo e la posò su un ramo. Passò un corvo, prese la collana e volò via. La ragazza si mise a inseguire il corvo nel bosco, e trovò la casa dei fratelli. In casa non c'era nessuno e la sorella, fece cuocere i taglierini, li preparò nei piatti, e poi andò a nascondersi sotto un letto. Tornarono i fratelli, trovarono i taglierini già cotti e apparecchiati e li mangiarono. Ma poi cominciarono ad aver paura che fosse uno scherzo delle streghe, perché il bosco di streghe ne era pieno.
Una volta andò a lavarsi a una fonte e prima si tolse la collana di corallo e la posò su un ramo. Passò un corvo, prese la collana e volò via. La ragazza si mise a inseguire il corvo nel bosco, e trovò la casa dei fratelli. In casa non c'era nessuno e la sorella, fece cuocere i taglierini, li preparò nei piatti, e poi andò a nascondersi sotto un letto. Tornarono i fratelli, trovarono i taglierini già cotti e apparecchiati e li mangiarono. Ma poi cominciarono ad aver paura che fosse uno scherzo delle streghe, perché il bosco di streghe ne era pieno.
Uno dei dodici l'indomani stette di guardia e vide la ragazza saltar fuori
da sotto un letto. Quando seppero che non era una strega ma la loro sorellina
che non avevano mai conosciuta ancora, le fecero molte feste e vollero che
restasse con loro. Ma le raccomandarono di non parlare con nessuno nel bosco,
perché c'era pieno di streghe.
La ragazza una sera si trovò senza fuoco e aveva da preparare la cena. Per
far presto andò a domandare un po' di fuoco a un casolare Il vicino. Nel
casolare c'era una vecchia che le diede il fuoco con molta gentilezza, ma disse
che in cambio l'indomani sarebbe venuta a succhiarle un po' di sangue dal dito
mignolo.
Io non posso aprire la porta a nessuno, - disse la ragazza. - I miei
fratelli non vogliono.
Non c'è bisogno che apri la porta - disse la vecchia, basta che, quando
busso, infili il mignolo nella toppa della chiave, e io lo succhio.
Così la vecchia veniva ogni sera a succhiarle il sangue e la ragazza
diventava sempre più pallida. I fratelli se ne accorsero e tanto le domandarono
che confessò d'esser andata per fuoco da una strega e di doverla pagare col
sangue. - Lascia fare a noi, - dissero i fratelli.
Venne la strega, bussò e siccome la ragazza non infilava il dito nella
toppa, infilò lei la testa nella gattaiola. Uno dei fratelli era pronto con una
scure e le troncò il capo di netto. Poi buttarono testa e corpo della strega in
un burrone.
Un giorno la ragazza andando alla fontana incontrò un'altra vecchia, che
vendeva scodelle bianche.
Non ho quattrini, - disse la ragazza.
E io te le regalo, - disse la vecchia.
Così i fratelli quando tornarono a casa assetati, trovarono dodici scodelle
piene d'acqua. Si buttarono a bere e in quel momento furono trasformati in
tanti buoi. Solo il dodicesimo, avendo poca sete, bevve appena un sorso e fu
trasformato in un agnello. E la sorella si trovò sola con undici buoi e un
agnello a cui dare da mangiare tutti i giorni.
Accadde che un Principe che andava a caccia si smarrì nel bosco, capitò
alla casa della ragazza e se ne innamorò. Le disse che voleva sposarla, ma lei
rispose che doveva (pensare ai suoi fratelli buoi e non poteva lasciarli.
li Principe portò al palazzo lei con tutti i fratelli: la ragazza diventò
la sua sposa principessa, e gli undici buoi e l’agnello furono messi in una
stalla di marmo con
mangiatoie d'oro.
Ma le streghe del bosco non s'erano arrese. Un giorno la Principessa
passeggiava sotto la pergola della vigna con suo fratello l'agnellino che
portava sempre con sé, quando le si presentò una vecchia.
Buona Principessa,me lo dai un grappolo d'uva?
Si, buona vecchia, prenditi quello che vuoi, - disse la Principessa.
Io non arrivo alla pergola, coglimelo tu, sii buona.
Subito, - disse la Principessa e alzò la mano per cogliere un grappolo.
Cogli quello là che è più maturo, - disse la vecchia e indicò un grappolo
sopra la cisterna.
La Principessa per coglierlo salì sul muretto della cisterna: la vecchia le
dette una spinta e la Principessa cadde giù. L'agnello cominciò a belare, a
belare intorno alla cisterna, ma nessuno capiva cos'avesse da belare, e nessuno
sentiva i lamenti della Principessa di laggiù in fondo. Intanto, la strega
aveva preso la forma della Principessa e s'era messa a letto. Il Principe
tornando a casa le disse: - Cos'hai che sei a letto?
Sto male, - disse la finta Principessa, - ho bisogno di mangiare un pezzo
d'agnello. Sgozzami quello là che non finisce mai di gridare.
- Allora cosa mi
raccontavi, prima? - fece il Principe.
- Dicevi che quell'agnello
era tuo fratello, e ora te lo vuoi mangiare?
La strega l'aveva fatto il marrone! Restò lì senza sapere cosa dire. Il
Principe cominciò a capire che c'era qualcosa di strano in aria. Andò in
giardino e si mise a inseguire l'agnello che belava come un disperato.
L'agnello andò vicino alla cisterna, e il Principe sentì la voce della moglie
che chiamava.
- Che fai in fondo alla
cisterna? - esclamò. - Non t'ho lasciato ora in letto?
- No, è da stamattina che
sono quaggiù! M' ha buttato una strega!
Il Principe fece subito tirar su la moglie. La strega fu presa e fu
bruciata. Man mano che il fuoco bruciava una mano, una gamba un gomito, ecco
che uno dei bui tornava uomo, e uno a uno tornarono uomini tutti anche l'
agnello, tutti forti e robusti che pareva una compagnia di giganti avesse
invaso il castello. Furono tutti nominati principi e io son rimasto un povero
meschino come prima.
(Monferrato)
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